Raffica di arresti a Torino e in altre regioni d’Italia, ma anche in Germania, Spagna e Romania
«Mi congratulo con la magistratura e le forze dell’ordine – dichiara la senatrice Elisa Pirro – e in particolar modo con la Direzione distrettuale antimafia di Torino e la Dia che ha operato contro la ‘ndrangheta mettendo a segno 33 misure cautelari per traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsione e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Tra gli indagati anche un agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere Lorusso e Cotugno di Torino. Sappiamo ormai che la mafia e la ‘ndrangheta non stanno soltanto al Sud ma hanno reti ramificate ovunque. Ancora una volta quindi il Piemonte si è dimostrato terreno fertile per le ‘ndrine».
Confermate le dichiarazioni rilasciate nel 2016 da un collaboratore di giustizia, accertando l’affiliazione di persone e società nel campo edilizio a Volpiano. Si tratta di un duro colpo alla criminalità organizzata, grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine di Italia, Spagna, Germania e Romania, che hanno smantellato una rete europea di ‘ndrangheta. Gli affari illeciti da San Luca, Reggio Calabria, arrivavano fino a Piemonte, Lombardia, Sardegna, Sicilia e nel Land del Baden – Württemberg, in Germania, dove i proventi del narcotraffico del Sud America venivano investiti in attività di ristorazione.