Matteo Salvini viene in Senato rifiutandosi di portare la mascherina. In Italia fortunatamente a guidare il Governo non c’è la Lega, altrimenti non oso nemmeno immaginare che situazione vivremmo oggi
Gentile presidente, onorevoli colleghi,
Ci tengo a iniziare questo intervento invitando tutti a mantenere comportamenti responsabili e prudenti, perché il virus non è sparito e non è meno contagioso, prova ne sia la situazione in Belgio, ove hanno dovuto inasprire le misure di contenimento a fronte di casi giornalieri più che triplicati nelle ultime 3 settimane.
Lo dico perché oggi intervengo in quest’Aula all’indomani di un fatto a mio avviso gravissimo. Ieri, proprio qui, nel Senato della Repubblica, c’è stato chi ha rifiutato di indossare la mascherina. E mi riferisco al senatore Salvini.
Il senatore Salvini forte di un 12% scarso di presenze in quest’Aula, si è presentato qui, nel Palazzo della seconda istituzione della Repubblica italiana per fare un atto di propaganda becero e senza senso.
Viene qui per mandare un messaggio ai cittadini italiani privo di qualsiasi fondamento scientifico. Viene qui a incitare le persone a non indossare la mascherina, contravvenendo alle norme e alle regole di buonsenso che devono essere seguite per evitare che i contagi tornino a salire.
Oggi in Italia vige l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso. E vige quest’obbligo per delle ragioni ben precise.
A quanto pare, pensare che i parlamentari lombardi conoscano la realtà dei loro territori e abbiano particolare sensibilità su cosa abbia significato per gli italiani il Covid-19, è mera chimera.
Ma d’altronde come dimenticare che era proprio il leader della Lega a fine febbraio a chiedere di aprire tutto, di far ripartire l’Italia. Fortunatamente c’è chi non ha ascoltato queste eresie ed è solo grazie a questo governo se siamo riusciti a limitare i contagi da Covid-19.
Questo però non vuol dire essere autorizzati a dimenticare quanto è successo negli ultimi sei mesi. I 246.286 casi in Italia, i 35.112 decessi, di cui 16.801 nella sua Regione.
Non vuole dire essere autorizzati a dimenticare i mezzi militari carichi di feretri che uscivano da Bergamo, gli accorati appelli degli operatori sanitari – stremati – che ancora combattono in prima linea.
In queste situazioni l’irresponsabilità non può essere perdonata.
E mentre in Lombardia si moltiplicano le indagini della magistratura su quanto fatto dal governatore della Lega Attilio Fontana, anziché invitare a fare attenzione in spregio di tutto e di tutti c’è chi si permette di scherzare dicendo che è giusto dare la mano a tutti e che la mascherina non serve.
Purtroppo, temo che ci siano ben poche parole per descrivere questi comportamenti. Per questo mi limito a ricordare le reazioni a quanto avvenuto ieri del mondo medico:
Il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano: «Penso che tutto quello che e stato detto non abbia alcuna base dal punto di vista scientifico: è un messaggio inadeguato, quello che viene lanciato, con elementi di evidente pericolosità».
Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano: «Dobbiamo ancora usare la mascherina? Sì, non se ne può ancora fare a meno: penso che debba diventare un po’ come gli occhiali da sole, da portare con noi e usare quando serve. Ovvero nei luoghi chiusi, affollati, e all’aperto quando non si può rispettare il distanziamento».
E mi fermo qui. D’altronde, purtroppo, di atteggiamenti irresponsabili è pieno il mondo. Vogliamo parlare di Trump? Di Bolsonaro? E infatti vediamo i drammatici risultati di gestioni politiche irresponsabili e cieche.
Gli Stati Uniti e il Brasile sono in ginocchio per il Covid-19. In Italia fortunatamente a guidare il governo non c’era la Lega, altrimenti non oso nemmeno immaginare che situazioni vivremmo oggi.
Grazie alle scelte coraggiose e responsabili di questo governo – elogiate dalla comunità scientifica mondiale, a partire dall’Oms – abbiamo rallentato i contagi. Ma il virus c’è ancora. E per questo non solo bisogna indossare la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza, ma anche tenere alta la guardia.
Per esempio – e vengo a quanto stiamo discutendo in quest’Aula – prorogando lo stato di emergenza.
Capisco che se partiamo dall’assunto che il virus non c’è più nemmeno la proroga dello stato di emergenza risulterà necessaria.
Ma è una menzogna, purtroppo. E non possiamo permetterci errori.
Non possiamo permetterci una seconda ondata con quello che ne conseguirebbe e dobbiamo fare tutto il possibile affinché questo non avvenga.
Prorogare lo stato di emergenza è una di queste. E far finta di niente che non sia successo niente o, peggio, forzare la mano dicendo che ora è tutto finito è un atteggiamento che – lo ripeto – non ci possiamo permettere.
Così come non ci possiamo permettere che i cittadini – per colpa di becera propaganda elettorale – pensino che prorogare lo stato di emergenza si traduca in un nuovo lockdown.
È vero il contrario: prorogare lo stato di emergenza, dare a questo governo la possibilità di agire con tempestività è l’unico modo per prevenire che nuovi focolai possano espandersi tanto da metterci di nuovo in difficoltà.
Penso per esempio al blocco dei voli da Paesi che hanno ancora migliaia di contagi.
Eppure, abbiamo esempi qui vicino di cosa può succedere: penso ai Paesi come il Belgio, che ho già citato. Penso alla Catalogna.
E ditemi, dunque.
Ho solo una domanda – retorica, perché fortunatamente questo governo non lo permetterà mai: ma come spieghereste – voi che rifuggite anche le più banali norme di convivenza con il virus – agli imprenditori, ai baristi, ai ristoratori, ai lavoratori tutti che – per raccontare menzogne sull’uso della mascherina, per non prorogare lo stato di emergenza dando al governo la possibilità di agire per tempo, per far finta che il virus è stato sconfitto, per fare propaganda elettorale sfruttando timori anche legittimi ci avrete riportato in una situazione grave?
Come spieghereste che per pura e banale leggerezza il numero di decessi sia tornato a salire?
Come fareste? Come il vostro governatore leghista Fontana che pur di non assumersi mezza responsabilità ha dato la colpa a tutti di quanto accaduto in Lombardia?
Senza nemmeno scusarsi per quella drammatica ordinanza che mandò casi Covid nelle Rsa con i risultati drammatici che abbiamo visto?
Ecco, questo governo non si comporterà mai così. Per fortuna nostra e di tutti gli italiani.