Ntm: accesso prioritario ai vaccini

Sulla priorità di accesso ai vaccini anti-Covid, non sono stati ancora inclusi i pazienti affetti da micobatteriosi non tubercolari (Ntm) tra le categorie di soggetti da vaccinare prioritariamente in ragione della loro fragilità. L’intervista su Pharmastar.it

La malattia polmonare da Ntm, o malattia polmonare da micobatteri non tubercolari (Ntm-Pd) è un’infezione rara causata da micobatteri diversi da quelli che causano la tubercolosi, spesso presenti nel suolo e nell’acqua. Si trasmette per via ambientale, difficilmente da persona a persona. Gli Ntm sono un gruppo specifico di micobatteri che si differenzia dai micobatteri che causano la tubercolosi. Sono conosciute più di 180 specie di Ntm a livello globale e solo alcune di queste possono causare malattia nell’uomo. Sono micobatteri particolarmente diffusi nell’ambiente, colpiscono il polmone, ma anche altri organi e causano infezioni croniche non caratterizzate da una sintomatologia eclatante e quindi di difficile diagnosi.

Per la diagnosi e il trattamento, gli esami più efficaci sono la coltura dell’espettorato, l’identificazione con sequenziamento genico, l’antibiogramma e la genotipizzazione. La terapia per le malattie da Ntm è puramente empirica. Non essendoci farmaci specificamente sviluppati per il loro tratta-mento, il razionale per il loro impiego è stato spesso estrapolato dal trattamento della Tbc. Inoltre, molto frequente è lo sviluppo di refrattarietà al loro trattamento.

È auspicabile, allora, data la peculiarità di questa condizione, che vi sia  un ripensamento e un ulteriore allargamento delle liste di accesso prioritario alle vaccinazioni anti Covid-19, come già richiesto da un’interrogazione parlamentare (4-04993) al Ministero della Salute della senatrice Elisa Pirro, capogruppo M5S in 12a Commissione Igiene e Sanità del Senato, presentata 10 giorni prima del nuovo aggiornamento delle raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti Covid-19 (2).

I motivi alla base dell’interrogazione polmonare
Il 10 febbraio, ancora nel pieno della fase 1 della campagna vaccinale anti Covid-19 (vaccinazione medici e sanitari, vaccinazione ultra80enni), viene pubblicato un aggiornamento del piano vaccinale, approvato dal ministero della Salute in collaborazione con la struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza COVID, AIFA, ISS e AGENAS.

Il documento “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19” aggiorna le categorie a cui offrire la vaccinazione e l’ordine di priorità per l’attuazione della seconda fase del Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, in base all’evoluzione delle conoscenze e alle informazioni sui vaccini disponibili (3).

“Così come previsto dal piano vaccinale approvato a dicembre 2020 – ricorda l’interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Pirro – sono state apportate modifiche e aggiornamenti per quanto concerne le raccomandazioni su gruppi target a cui offrire la vaccinazione, in particolare relativamente ai fattori di rischio e sulla protezione da forma gravi di malattia; l’aggiornamento prevede che “nella fase 2” dovrà essere considerata, oltre, all’età, la presenza di condizioni patologiche che rappresentano le variabili principali di correlazione con la mortalità per Covid-19”.

In  particolare, sono state identificate tre classi di patologie:
• Malattie respiratorie – Fibrosi polmonare idiopatica, altre patologie che necessitino di ossigenoterapia
• Fibrosi cistica – Pazienti da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base
• Malattie autoimmuni/Immunodeficienze primitive – Grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza e conviventi; immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico e conviventi

L’interrogazione parlamentare segnala la mancanza di riferimenti all’inserimento dei pazienti affetti da micobatteriosi non tubercolari (NTM) tra le categorie di pazienti ad elevata fragilità da mettere in lista tra quelle da sottoporre a vaccinazione prioritaria.

“Le infezioni da NTM – si legge nell’interrogazione parlamentare – rappresentano un gruppo di infezioni rare e connotate da gravità che colpiscono prevalentemente gli individui al di sopra dei 50 anni, sottoposti a terapie immunosoppressive, e le persone affette da patologie polmonari quali la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), le bronchiectasie, la fibrosi cistica; il tasso di incidenza e di mortalità delle malattie NTM-PD è in aumento”

Ciò – ricorda ai nostri microfoni il prof. Carlo Vancheri (Ordinario di Malattie dell’Apparato respiratorio all’Università di Catania) – è dovuto al fatto che siamo di fronte a delle infezioni croniche, che rispondono poco alle comuni terapie; spesso si utilizzano delle terapie con più antibiotici ma non sempre queste terapie sono efficaci e, soprattutto, sono delle infezioni che si verificano spesso in pazienti nei quali è presente in qualche modo un quadro  immunodepressivo che facilita la cronicizzazione dell’infezione”.

“Le difficoltà in fase diagnostica – continua l’atto parlamentare – sommate alla peculiare resistenza al trattamento antibatterico da parte dei micobatteri non tubercolari, rendono particolarmente arduo stabilire un percorso di gestione della malattia, che deve essere personalizzato paziente per paziente; l’incidenza di queste malattie nel mondo è decisamente aumentata negli anni e con essa anche i costi di ospedalizzazione dei pazienti e, purtroppo, il tasso di mortalità”.

“E’ alla luce di questi presupposti – aggiunge Vancheri ai nostri microfoni – che ritengo sia opportuno, a mio modo di vedere, che anche ai pazienti affetti da questa condizione debba essere assicurata priorità vaccinale, in modo particolare se la polmonite da Covid-19 è potenzialmente a rischio di sovrapporsi alla polmonite indotta da NTM”.

Le ultime novità (10 marzo) sul Piano Vaccinale
In base all’ultimo update, i criteri di somministrazione delle vaccinazioni dovranno essere simili in tutte le Regioni.

Nello specifico, dopo aver completato le vaccinazioni del personale sanitario, degli ultraottantenni, del personale della scuola, di quello afferente alle forze armate e alle forze dell’ordine, verrà adottato un criterio per fasce d’età decrescenti, con una deroga: gli individui ultra70enni verranno vaccinati insieme agli individui estremamente fragili che rientrano in una lista di 14 patologie comprendenti malattie respiratorie (ma non ancora le malattie polmonari da NTM), e malattie circolatorie. Per questi pazienti fragili il vaccino somministrato sarà di tipologia a RNA-messaggero, che andrà inoculato nei centri ospedalieri.

Ai nostri microfoni, la senatrice Pirro ha tenuto a sottolineare come l’interlocuzione con il Ministero della Salute e gli organi tecnico-scientifici preposti sia continua e finalizzata nell’arrivare presto ad includere, tra i pazienti esclusi dagli aggiornamenti del Piano Vaccinale, anche quelli con malattia polmonare da NTM tra le persone estremamente fragili da vaccinare al più presto.

Nicola Casella

Fonti di riferimento
1) Bozza “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19”

2) http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1209107

3) http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3014_allegato.pdf

(Intervista integrale sul sito Pharmastar.it)


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