Liste d’attesa in Sanità: interrogazione al ministro Speranza

Ho chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza di sapere quali interventi intenda mettere in atto il Governo per ridurre velocemente le liste d’attesa e se non ritenga opportuno prevedere uno scostamento di bilancio e interventi per incrementare il personale sanitario

Roma, 31 marzo 2022 – «Oggi ho interrogato il ministro Speranza sulle iniziative per ridurre le liste d’attesa. Ha un che di simbolico parlarne oggi che si conclude lo stato di emergenza per il Covid-19. È fondamentale per la nostra salute convogliare tutti i nostri sforzi per ridurre le liste d’attesa che erano un problema già prima del Covid. Abbiamo stanziato importanti risorse, ma ora dobbiamo vigilare e stimolare le regioni affinché le utilizzino rapidamente ed efficacemente.

In replica ho chiesto l’attenzione del ministro anche sul problema delle restrizioni alle visite nelle Rsa, che nonostante le norme sono ancora vietate troppo facilmente. Inoltre ho chiesto informazioni sulla possibilità di prorogare l’utilizzo delle ricette dematerializzate anche oltre il termine dello stato di emergenza e ringrazio il ministro per averci comunicato che stava proprio andando a firmare il decreto che lo consentirà».

Il testo dell’interrogazione

Premesso che:
Il Servizio sanitario nazionale negli ultimi due anni ha impegnato tutte le energie per affrontare l’emergenza Covid-19. L’ondata pandemica si è abbattuta pesantemente sul sistema sanitario con la sospensione di visite ed esami per le malattie non Covid e le ripercussioni sulla prevenzione sono state impattanti con una notevole riduzione degli screening in molte Regioni.
L’ultimo report dell’Osservatorio nazionale screening, che ha analizzato i dati dal primo gennaio 2020 al 31 maggio 2021, ha evidenziato che le prestazioni effettuate tra gennaio 2020 e maggio 2021 si sono ridotte rispetto al 2019 del 35,6 per cento per il cancro della cervice, del 28,5 per cento per il cancro della mammella, del 34,3 per cento per il cancro del colon retto. La stima delle lesioni tumorali che potrebbero subire un ritardo diagnostico è invece pari a 3.504 lesioni Cin2+, 3.558 carcinomi mammari, 1.376 carcinomi colonrettali e oltre 7.763 adenomi avanzati del colon-retto.
Considerato che:
Il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, all’articolo 29, ha previsto “Disposizioni urgenti in materia di liste di attesa”. In particolare, al fine di corrispondere tempestivamente alle richieste di prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus Sars-Cov-2, e contestualmente allo scopo di ridurre le liste di attesa, e nel rispetto dei principi di appropriatezza e di efficienza dei percorsi di cura, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano provvedono a presentare al Ministero della salute e al Ministero dell’economia e delle finanze un piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa, con la specificazione dei modelli organizzativi prescelti, dei tempi di realizzazione e della destinazione delle risorse.

La legge di bilancio per il 2022 ha previsto, altresì, che, per garantire la piena attuazione del piano, le Regioni potevano presentarlo entro il 31 gennaio 2022 (data prorogata poi ulteriormente al 24 febbraio 2022) per una spesa complessiva di ulteriori 500 milioni di euro, a valere sul livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale. Si ricorda che tale autorizzazione di spesa include l’importo massimo di 150 milioni di euro per il coinvolgimento anche delle strutture private accreditate.
Garantire a tutti i cittadini prestazioni sanitarie in tempi rapidi è fondamentale e gli effetti della pandemia sulle liste d’attesa richiede azioni concrete, si chiede di sapere quali interventi intenda mettere in atto il Governo per ridurre velocemente le liste d’attesa e se non ritenga opportuno prevedere uno scostamento di bilancio e interventi per incrementare il personale sanitario.


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