Si sta trasformando la nostra Repubblica da “fondata sul lavoro” a “fondata sui morti sul lavoro e sulle ore di cassa integrazione”. Una vera vergogna
Nei primi quattro mesi dell’anno, 291 persone sono morte sul lavoro. Salgono a circa 400 se teniamo conto pure dei mesi successivi. Una drammatica emergenza che questo Governo sta fronteggiando solo a parole e che, anzi, con le norme su contratti a termine senza causali e voucher à gogo sta alimentando. Nemmeno dopo le stragi di Brandizzo, Calenzano, Suviana, Firenze e Casteldaccia Meloni&Co hanno fatto dietrofront su quella catena di appalti e subappalti a cascata che hanno favorito, e che colpisce soprattutto lavoratori giovani e stranieri. Il fallimento di Transizione 5.0 ha privato la imprese di fondi per modernizzare macchinari obsoleti, che figurano tra le prime cause di morti nelle fabbriche. La risoluzione di maggioranza è fuffa. Noi, fra le altre cose, abbiamo chiesto di riformare radicalmente il sistema di appalti e subappalti, di istituire quella Procura nazionale del lavoro fortemente promossa anche da grandi magistrati come Giordano e Guariniello, di introdurre il reato di omicidio sul lavoro ma FdI-Lega-FI continuano a fare orecchie da mercante. Da quando sono al Governo sono stati introdotti 62 nuovi reati: si manda in galera chi manifesta davanti a una fabbrica per difendere il posto di lavoro, ma si salva chi, non rispettando le norme su salute e sicurezza, provoca la morte di un lavoratore. Si sta trasformando la nostra Repubblica da “fondata sul lavoro” a “fondata sui morti sul lavoro e sulle ore di cassa integrazione”. Una vera vergogna #lavoro#mortibianche #incidentisullavoro#dirittideilavoratori
