Impossibile prenotare tamponi Covid in Piemonte

La gestione dei test per il Covid e del tracciamento da parte della Regione Piemonte è a dir poco vergognosa. La mia esperienza personale il 6 gennaio 2022

Dopo quasi due anni e tutti i soldi stanziati dal Governo nazionale siamo allo stesso punto dei primi mesi del 2020: informazioni discordanti, numeri di telefono sempre occupati (un sistema di coda è troppo complicato nel 2022?) e posti negli hotspot tamponi introvabili.
E così se hai la sventura di aver avuto contatti con un positivo e di manifestare sintomi in un giorno prefestivo (e quindi il medico di medicina generale non è in servizio, ma evito di aprire anche questo discorso) la tempesta perfetta è servita!
Chiami il numero unico per la continuità assistenziale ma non funziona, chiami il numero locale (preriforma) e dopo 30 minuti di attesa ti risponde un operatore da chissà dove e prende soltanto nota dei dati, il medico ti richiamerà… dopo “solo” 3 ore.
Spieghi i sintomi e ti dice che devi fare un tampone. Chiedi di prenotare e ti risponde che non c’è posto e di provare in farmacia! In farmacia? Ma con i sintomi non si puoi fare… eh ma ti dice che è l’unica possibilità, che prova ad aprire la piattaforma per l’hotspot ma di solito funziona solo al mattino presto. E infatti la piattaforma è bloccata. Grazie e arrivederci.
Un’altra ora al telefono per cercare posto per un tampone rapido e alla fine ti arrendi e chiami quella a 15 km di distanza perché quelle nei paraggi non hanno posto per i prossimi 9-10 giorni. Ci vai e il test rapido è negativo, ma la possibilità di falso negativo è del 40% e vuoi essere sicura. Intanto sono le 20 quando torni a casa…
Ok domani mattina sveglia presto e si richiama la continuità assistenziale.
6 gennaio, festivo, ore 8 prima telefonata, sei la nona in coda…
Dopo circa 25 minuti risponde un operatore, racconti brevemente la situazione e chiedi di riprovare a prenotare un molecolare sulla piattaforma. Ti risponde che loro non possono prenotare tamponi e ieri ti hanno dato un’informazione sbagliata. Ma ieri la dottoressa ha provato ad inserti in piattaforma… “non è possibile, deve fare questo numero dedicato al Covid”.
Numero che non mette in coda, una voce registrata ti dice: “A causa dell’intenso traffico tutte le linee sono al momento occupate, la invitiamo a riprovare più tardi” e cade la linea… così da oltre un’ora.
All’operatore hai detto che avresti presentato regolare reclamo per capire chi mentiva tra lui e la dottoressa di ieri.
La fiera dell’assurdo
Nel frattempo una persona con sintomi, negativa a un tampone rapido (poco affidabile) può andare in giro (se non ha senso civico… merce rara di questi tempi). A meno che non decida di spendere altri 100€ per un molecolare a pagamento oltre i 15€ già spesi per il tampone rapido. Ma le tasse che cosa le paghiamo a fare? La sanità è pubblica e deve garantire l’erogazione del test in presenza di sintomi!
Grazie Cirio e Icardi, complimenti per l’ennesima dimostrazione di come la gestione regionale della Sanità sia una delle più grandi tragedie di questo Paese. Ennesima conferma di cui sinceramente non avevo alcun bisogno.


Lascia un commento

Your email address will not be published.Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.