Lo ha deciso una sentenza il Tribunale di Torino ed è una buona notizia
«La sentenza con cui il Tribunale di Torino ha dato ragione a otto rider di Glovo, che con un ricorso chiedevano di essere riconosciuti come lavoratori subordinati, è una buona notizia e si muove lungo la direttrice tracciata dal M5S, che proprio per garantire maggiori diritti e tutele ai ciclofattorini ha varato una norma nel 2019. I rider hanno svolto un ruolo essenziale durante la pandemia: per tale motivo, bisogna tenere la guardia alta contrastando abusi e comportamenti che violano la legge e ne mettono a repentaglio l’incolumità. Restiamo convinti della necessità di un contratto collettivo nazionale di lavoro dedicato loro, frutto di un serio e articolato confronto fra le parti, evitando così di ripetere quanto accaduto con l’accordo capestro sottoscritto fra Assodelivery e Ugl. Mai come in questo momento, è forte la necessità di ampliare le tutele per tutti le lavoratrici e i lavoratori. Auspichiamo che anche il Governo intenda muoversi in questa direzione. Non sono ammissibili passi indietro». Lo afferma in una nota Elisa Pirro, senatrice del M5S componente della Commissione Lavoro.