Definirli eroi non basta

Un pensiero particolare e personale per tutte le infermiere e gli infermieri in questa Giornata mondiale a loro dedicata
Cento anni fa, il 12 maggio del 1820 nasceva Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne, per questo si celebra oggi la Giornata dell’infermiere. La ricorrenza assume quest’anno un significato particolare. Grazie agli infermieri oggi impegnati nella lotta al Coronavirus sono stati curati migliaia di pazienti affetti da Covid-19. Ricordiamo questi professionisti che ogni giorno sono accanto ai malati, in prima linea nella salvaguardia della salute pubblica. A loro va il nostro ringraziamento e un mio pensiero speciale. Fin da bambina “l’infermiera” era per me una figura familiare, lo era la sorella di mia madre.

Crescendo sono diventate persone con cui collaboravo per lavoro e care amiche. In un momento difficile della mia vita le infermiere sono state riferimento e supporto, spalle su cui piangere, con cui ridere e sdrammatizzare, consulenti di bellezza in un momento speciale vissuto a cavallo di un ricovero. Per chi è costretto a vivere l’ospedale per malattie gravi o croniche diventano una seconda famiglia, una splendida seconda famiglia. A loro il mio immenso grazie per ieri, per oggi e per domani, perché sulle loro spalle grava gran parte del peso delle nostre cure e sarà così anche dopo il Covid, non dimentichiamolo!


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