Censis: dal Governo chiacchiere, ma le lavoratrici madri sono ancora penalizzate

Secondo il settimo Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale resta difficile la conciliazione tra lavoro e figli e permangono disparità di genere in cui le donne sono molto più penalizzate che in altri Paesi

«Mancano reali sostegni alla genitorialità malgrado le tante chiacchiere a vuoto sulla denatalità. Ne fanno le spese soprattutto le donne con figli che, secondo il Rapporto Censis-Eudaimon 2024, hanno un tasso di occupazione del 58,6%, contro quello degli uomini che è all’89,3%. Avere figli in Italia è ancora una scelta penalizzante. Per le donne troppo spesso significa essere obbligate a uscire dal lavoro per colmare carenze nei servizi di cura e assistenza. Nel 2022 le dimissioni e risoluzioni consensuali dal lavoro relative a genitori con figli fino a un anno di età hanno coinvolto 44mila 700 madri e 16mila 700 padri. Il Governo non fa abbastanza per i genitori che lavorano: nel decreto Milleproroghe è stata anche negata la proroga dello smart working ai genitori di figli under 14 e fragili. Il resto è solo propaganda». Lo afferma in una nota la capogruppo del M5S in commissione Bilancio al Senato Elisa Pirro.
Il 7° rapporto Censis


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