Il mio intervento nell’Aula del Senato per il Decreto Covid nella seduta del 5 maggio 2021
Grazie Presidente
Colleghe e colleghi oggi in quest’aula discutiamo un decreto in parte superato ma credo sia importante sottolineare anche a posteriori l’importanza di aver preso misure apparentemente più restrittive del necessario, nello specifico applicare le misure della cosiddetta zona arancione anche alle regioni che avrebbero dovuto essere in zona gialla e nei giorni festivi l’applicazione di misure da zona rossa su tutto il territorio nazionale. I casi stanno calando anche grazie a queste restrizioni che ci hanno quindi consentito di poter procedere poi alle graduali riaperture a partire dal 26 aprile. Da febbraio dello scorso anno a oggi abbiamo imparato molte cose su questo virus ma credo che la più importante da tenere a mente sia che non possiamo abbassare la guardia finché non avremo messo in sicurezza almeno la parte più fragile e più a rischio della popolazione. Il calo dei morti giornalieri ci dice che stiamo andando nella direzione giusta ma sono ancora troppi, ieri 305.
Quindi continuiamo a rispettare le regole: indossiamo le mascherine, manteniamo il distanziamento e igienizziamo frequentemente le mani.
Le vaccinazioni stanno procedendo speditamente e grazie alle consegne finalmente regolari abbiamo raggiunto la quota di 500mila somministrazioni al giorno che ci permetteranno presto di procedere alla vaccinazione di tutti coloro che vorranno farlo. Inoltre l’Ema sta già esaminando la richiesta di Pfizer di autorizzazione alla somministrazione per gli adolescenti tra i 12 e i 16 anni così entro l’autunno potremo proteggere anche i nostri ragazzi in vista del rientro a scuola.
Insomma stiamo procedendo nella giusta direzione ma dobbiamo farlo con attenzione e prudenza perché il nostro primo imperativo deve essere sempre la tutela della salute.
E in questo provvedimento ci sono anche altre norme in materia di salute, ci sono misure volte a garantire l’operabilità del nuovo ospedale e centro di ricerca medica applicata “Mater Olbia”, in Sardegna. Non è un mistero cosa pensi il Movimento 5 Stelle del finanziamento alla Sanità privata ma nel momento in cui la struttura esiste ed è stato previsto dalla regione un sostegno per agevolarne l’avvio e la piena operatività allora sarebbe irresponsabile non consentirlo. I cittadini della meravigliosa Sardegna hanno il diritto (come d’altronde ovunque) di potersi curare nel migliore dei modi nella loro regione, senza “viaggi della speranza” verso il “continente”.
Questo dovrebbe consentirlo la Sanità pubblica ma sappiamo bene come sia stata “saccheggiata” negli anni. Abbiamo invertito la rotta ma ci vorrà tempo per vederne gli effetti. Nel frattempo speriamo tutti che questo grande supporto a questa struttura possa colmare velocemente questa carenza e offrire ai cittadini sardi le prestazioni di eccellenza che meritano. Perché quello che manca sono appunto prestazioni di alto livello e non certo un centro che offra le prestazioni di livello medio basso che sono già in grado di garantire le strutture pubbliche esistenti.
Infine nel provvedimento ci sono i permessi parentali retribuiti per i lavoratori, per tutti quei casi in cui i bambini, sotto i 14 anni, non possono andare a scuola o frequentare i servizi educativi. Era inoltre previsto il “bonus baby sitter” per i lavoratori autonomi e i colleghi deputati hanno esteso, doverosamente, questa possibilità per i lavoratori del settore sanitario e del comparto sicurezza pubblica e difesa che purtroppo erano stati inizialmente esclusi.
Ormai da un anno continuiamo a dire che i professionisti e gli operatori sanitari in genere sono gli eroi di questa emergenza e, allora, non dobbiamo e non possiamo dimenticarli proprio nel momento in cui approviamo misure a sostegno dei lavoratori.
Non possiamo dimenticare chi, fin dal primo giorno, ha pagato un prezzo altissimo per curarci e assisterci. A tutti loro va la nostra gratitudine e, aggiungo, possono essere sicuri che continueranno ad essere al centro della nostra attenzione e della nostra azione legislativa.