Nadef, ne ho parlato in Senato

Il mio intervento di oggi 9 ottobre 2019 in Senato sulla Nadef, la Nota di aggiornamento del Documento di programmazione economica e finanziaria. Ho parlato di crescita, politiche economiche, Green new deal, di salario minimo e pensioni

Grazie Presidente,
cari colleghi questa Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza per il 2019 recepisce il momento congiunturale a livello mondiale e la flessione del commercio internazionale dovuta alla crisi dei dazi. La crescita è stata dunque rivista al ribasso rispetto ad aprile, attestandosi ad un +0,1% per il 2019 per poi salire a +0,6 nel 2020 e +1% per i due anni successivi. All’interno, quindi, di un quadro economico globale non rassicurante, la Nadef traccia le linee guida di quella che sarà la prossima legge di bilancio. Il primo punto su cui vorrei richiamare la vostra attenzione è la completa disattivazione delle clausole sull’Iva, che quindi non aumenterà, esattamente come ci eravamo impegnati a fare. Ci sarà poi il rinnovo di una serie di incentivi in scadenza tra cui quelli per Industria 4.0, allargando i benefici anche agli investimenti nel campo della formazione, sempre ritenuta, da parte nostra, fondamentale tassello per favorire la crescita delle nostre imprese.

E, finalmente, approda nelle politiche del nostro paese il Green new deal, il nuovo patto verde, un piano di riforme economiche e investimenti, tramite cui raggiungere gli obiettivi siglati con l’Accordo di Parigi sul clima del 2016 che prevede, tra le altre cose, la piena attuazione della eco-innovazione, sfruttando gli strumenti di finanza sostenibile in corso di programmazione a livello europeo e rimuovendo progressivamente le agevolazioni dannose per l’ambiente. Inoltre introduciamo un apposito Fondo per il mecenatismo ambientale che favorirà lo sviluppo di nuove tecnologie in modo da rendere più efficace la transizione ecologica dell’attuale sistema produttivo verso un’economia circolare che promuova la cultura del riciclo anche mediante la riduzione del consumo di plastica monouso. Siamo orgogliosi di queste misure che tramutano in norme battaglie storiche del Movimento 5 Stelle, che stimoleranno la crescita e, al contempo daranno delle risposte alle nuove generazioni, ai nostri figli, che da molti mesi manifestano per ricordarci che abbiamo delle responsabilità nei loro confronti. I ragazzi e le ragazze che protestano ci ricordano che dobbiamo lasciare loro un pianeta in condizioni migliori di queste o quantomeno non peggiori, perché non c’è un pianeta di riserva.

Le misure per rilanciare la crescita non si limitano a queste in campo ambientale ma includono anche altri investimenti pubblici e la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. E, in tema di lavoro, non dimentichiamo che resta obiettivo del governo l’introduzione del salario minimo per quelle migliaia di lavoratori che, ancora oggi, hanno delle paghe troppo basse, penso ad esempio alle guardie giurate, ma non solo a loro.
Guardo con piacere anche alla creazione di un fondo previdenziale integrativo pubblico, che consentirà ai tanti giovani, con posizioni contributive discontinue, di poter avere in futuro una pensione di garanzia che consenta loro un’uscita dignitosa dal mercato del lavoro. E sempre in tema di pensioni, sono soddisfatta che in questa Nadef si specifichi che ci sarà il rinnovo di Opzione donna, misura che consente una uscita agevolata dal mondo del lavoro alle donne che, spesso, utilizzano questa misura per poter supportare la famiglia o nella cura di familiari non autosufficienti o per la gestione dei nipoti. L’altro grande tema che sarà sviluppato nella legge di bilancio è proprio quello del welfare familiare, che prevede una revisione della disciplina dei congedi parentali e dello smart working; l’adozione di misure di sostegno all’educazione dei figli e alla frequenza degli asili nido; l’introduzione di specifiche misure di tutela per i caregiver familiari, la previsione di specifici interventi fiscali a favore delle famiglie, in particolare per quelle prive di adeguate risorse economiche (l’istituzione di un assegno unico mensile destinato alla crescita, al mantenimento e all’educazione della prole) e quelle con persone disabili. Quindi una serie di misure che andranno nella direzione di favorire l’incremento della natalità nel nostro paese e che potranno anche contribuire a ridurre il divario occupazionale esistente per le donne nella fascia d’età 25-49 anni, che vede nettamente svantaggiate, rispetto alle coetanee, quelle che hanno figli tra 0 e 2 anni.
 Le risorse per realizzare queste misure indispensabili al paese arriveranno principalmente dall’efficientamento della spesa pubblica e dal contrasto all’evasione fiscale. Ricordo a tutti noi che la stima del sommerso supera i 100 miliardi di euro l’anno, sappiamo tutti che non è completamente azzerabile ma sicuramente è possibile ridurlo in maniera consistente. Una serie di misure avviate quest’anno pongono le basi per ulteriori interventi da mettere a punto per il prossimo, come l’estensione ed il potenziamento dei pagamenti elettronici o la lotta al lavoro sommerso, più efficace grazie al potenziamento dell’ispettorato del lavoro. Infine, vorrei ancora evidenziare gli interventi previsti in ambito sanitario, il progressivo superamento del cosiddetto superticket è sicuramente quello più atteso, ma si prevede un collegato che avvii una progressiva rivisitazione dell’attuale sistema di compartecipazione alla spesa sulla base delle condizioni economiche reddituali, finalizzato a rendere il sistema più omogeneo ed equo; si intende proseguire i processi di assunzione e stabilizzazione del personale; attenuare le disuguaglianze territoriali in termini di accesso ai servizi; affinare i meccanismi di gestione dell’invecchiamento della popolazione e realizzare una migliore integrazione dei sistemi sanitari e di assistenza sociale, penso ad esempio alle molteplici criticità presenti nell’assistenza ai malati non autosufficienti con marcate differenze territoriali, che è necessario superare.
In conclusione, in questi giorni ho sentito dire che gli interventi enunciati in questa Nadef non sarebbero coraggiosi, ma vorrei dire a tutti voi che a volte ci vuole più coraggio a fare piccole/grandi cose che non fanno clamore ma che possono cambiare in meglio la vita di milioni di cittadini.


Lascia un commento

Your email address will not be published.Required fields are marked *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.